

UNA NUOVA VITA ALLO STORICO ALBERGO DI PRALI

Un pò della nostra storia e quella di questo territorio
…qualche cenno storico
Prali terra di miniere, soprattutto di talco, la cui attività estrattiva ha sostenuto l’economia della Val San Martino (così anticamente era chiamata la Val Germanasca) già dall’800.
La storia della Valle è strettamente legata al culto Valdese. Nel 1553 si tenne qui, a Pra Daval un sinodo che confermava l’adesione dei Valdesi alla Riforma protestante. Il tempio di Prali (ora sede del Museo) del 1556 è uno dei primi ad essere costruito.
Nel 1929 è costruita la strada carrozzabile che porta fino a Prali. Nel 1940, il tempio di Ghigo viene trasformato in deposito militare; nel 1944 i luoghi di Ghigo e Indiritti sono incendiati dai nazisti; vengono risparmiati dall’incendio il tempio ed il presbiterio.
Il dopoguerra porta anche a Prali una trasformazione sempre più veloce: nel 1951 si inaugura il Centro ecumenico di Agape, opera che porterà il primo flusso di turisti a Prali; nel 1959 si inaugura la seggiovia Tredici Laghi; nel 1962 il nuovo tempio di Ghigo, nel 1965 il Museo nel vecchio tempio.
oggi…
Noi siamo Alessandra, Chiara & Nicoletta.
Una di noi frequenta Prali da quando era bambina, qui ha imparato a sciare, qui scorrazzava e giocava per il paese in massima libertà. Le altre due si sono innamorate di queste montagne negli ultimi 10 anni e le esplorano da allora, in ogni stagione con gli sci, le ciaspole, a piedi in compagnia dei cani, a cavallo…
Amiamo questo luogo perché è unico e speciale. Provare per credere.
Chiunque ci venga per la prima volta percepisce nel contempo la pace e l’energia che può trasmettere. L’ultimo paese di una valle chiusa, un posto alla fine del mondo che, dalla difficile localizzazione geografica e dal non essere luogo di passaggio, ha saputo trarre il vantaggio di conservarsi autentico.
Prali e le sue 21 borgate. Montagne aspre e incontaminate, natura rigogliosa, giornate accompagnate dal suono dei campanacci delle mucche e dal sottofondo delle scorrere dell’acqua.
Chi viene a Prali difficilmente ci capita per caso, ci arriva perché lo vuole e… ne è subito ripagato.
Grazie all’ amico Massimo, estremo conoscitore di questa valle, per il tempo, la disponibilità, l’impegno e la pazienza.
Potete visitare il suo sito per storie, racconti e approfondimenti: https://www.pralymania.com
1932
Alcuni registri originali di quegli anni testimoniano il passaggio di molte persone, in basso leggiamo "schedato" Luigi Timbaldi.1940
In una cartolina d'epoca, una Prali con poche costruzioni, dove già si vede l'Albergo delle Alpi.1960/1970
Ghigo vista da Via Peyrot in uno scatto degli anni del boom, con tanto di tipica automobile. Si vede la facciata grigia dell' Albergo delle Alpi. Prali vantava altri tre alberghi, oltre al nostro (il Malzat, il Serenella, il Miramonti), vi era la presenza di molti turisti anche grazie alle piste da sci.2022
Ecco la facciata dell' Hotel Salei a dicembre, erano cominciati da 1 mese i lavori di rifacimento interno.OGGI
Un nuovo progetto in divenire!



Stacca la spina, sei a Prali.